Il conetto dove lo metto? Un materiale tecnico, a volte sottovalutato, che però aiuta tanto

Semplice e colorato è un vero e proprio punto di riferimento cromatico

Sono semplici, colorati, indifesi, esposti a tutti gli agenti atmosferici a volte anche maltrattati… sottovalutando la loro utilità.

Il conetto: materiale tecnico di assoluta utilità per allenamenti psicocinetici, ma soprattutto per l’organizzazione della nostra seduta di allenamento.

Avere questo utile ‘amico’ in più colorazioni ci permette di identificare i nostri spazi, associandoli alle competenze che vogliamo ‘trasmettere’ ai nostri ragazzi.

In effetti è così, più si cresce e più il conetto diventa un punto di riferimento cromatico che aiuta la velocità di pensiero e permette di capire rapidamente le indicazioni, quando si è più piccoli invece (dalle categorie dei piccoli amici a quella dei pulcini) il conetto è un vero e proprio appiglio, un punto di riferimento materiale e tangibile  indispensabile per capire gli spazi in cui muoversi per capire a pieno le indicazioni del mister,  è per questo che più i bambini sono piccoli più sarà necessario utilizzarne in grandi quantità, proprio per ricostruire quelle forme, quegli spazi, che i bimbi, fino ai 7-8 anni, non riescono a pensare, fino a questa età infatti il giovane calciatore non possiede il pensiero ipotetico, le linee e le forme dovranno essere delineate più materialmente possibile per rispondere alle esigenze cognitive dei bimbi. Il colore è inoltre un ottimo amico per poter costruire esercizi divertenti e comprensibili anche per i più piccoli.

Football is a life in Technicolor!!!

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